SPETTACOLI IN REPERTORIO (dormono, ma non troppo, in attesa del principe):
DIARIO DI SQUOLA
di Cristina Casadei e Giuseppe Viroli
Ispirato a Daniel Pennac, Edoardo Bennato e Roald Dahl
Con Giuseppe Viroli
Regia di Cristina Casadei
Sono un paragrafo. Fai clic qui per aggiungere il tuo testo e modificarmi. È facile.
Spettacolo strutturato sotto forma di incontro, di happening con i ragazzi, per lo più della Scuola Media. La Media: tre anni di passaggio indefinibili, strani, dove entriamo bambini e usciamo con il corpo e il cervello trasformato.
Come non essere un po’ inquieti?
Ragazzi e prof, “Diario di scuola” vi parlerà soprattutto del Somaro.
Questo animale incubo che ci perseguita per anni. Il Somaro che siamo stati, oppure il Somaro che abbiamo temuto di essere - e questo magari ci ha portato ad essere Bravi ma sempre con la paura di non esserlo più …
Da dove viene il Somaro? Che sentiero ha percorso per arrivare fino a noi?
Per capirlo, per capire come la Scuola può essere paradiso o inferno, giocheremo con i nostri ricordi. Di Scuola e di Vita - Vita che è tanto diversa dalla Scuola da prendere a volte strade opposte …
Storie nostre e di altri. Storie scritte anche, dal ribelle Pennac, dal cinico Dahl, dal corretto De Amicis …
Senza dare risposte, racconteremo del variegato zoo umano composto da allievi e docenti.
Senza dare risposte, abbiamo detto? Veramente una, piccola, ce l’abbiamo. E sta proprio nelle Storie: raccontarle e leggerle. Nessuno è Somaro se lo fa. Pennac ne sa qualcosa …
FASCIA DI ETÀ: 8 - 12 anni
TECNICA: teatro d'attore
DURATA: 60 min circa
IL PIFFERAIO MAGICO
di e con Cristina Casadei e Giuseppe Viroli
FASCIA DI ETÀ: 3 - 8 anni
TECNICA: teatro d'attore, pupazzi, proiezioni
DURATA: 60 min circa
Il Pifferaio è un musicista di strada, povero. Con il suo strumento magico riesce a produrre ogni melodia. Ma per la Città è uno straniero, e nessuno lo apprezza.
Un giorno il Pifferaio scopre che i Topi, guidati da Re Topazio, si preparano a invadere il Mondo di Sopra. Cerca di avvertire gli abitanti, ma il Sindaco gli ordina di andare via.
I Topi mantengono la promessa: dal Mondo di Sotto salgono fino alla Città e la conquistano, costringendo gli abitanti a rifugiarsi nelle fogne. Il Sindaco, a questo punto, rintraccia il Pifferaio e gli chiede aiuto. Il musicista accetta: con lo strumento magico crea per se stesso le sembianze di un Topo, e si ripresenta nella Città con il nome di Topiffero, topo pifferaio. Ai Topi e al loro Re, a differenza che ai cittadini, la sua musica piace. Lui ne approfitta: cattura dentro il suo strumento i sogni notturni dei Topi, ne crea una musica incantatrice, li attira verso la Grande Montagna e ve li chiude dentro.
I cittadini tornano esultanti nel Mondo di Sopra, ma il Sindaco si attribuisce il merito della vittoria sui Topi e caccia ancora via il povero Pifferaio perché disturba i festeggiamenti.
Allora, dato che i soli ad apprezzarlo erano i Topi, il Pifferaio … li libera dalla montagna, e chiede loro scusa per l’inganno. Ora però bisogna fare un bello scherzo al Sindaco …….
LA BELLA E LA BESTIA
Spettacolo con attori, pupazzi e proiezioni
Di e con Cristina Casadei e Giuseppe Viroli
Tecnica utilizzata: attore, pupazzi
Durata: 1 ora circa
Età consigliata: dai 3 agli 8 anni
Cri e Gio stanno mettendo in ordine la stanza. Devono portare via le cose vecchie e brutte.
Trovano una bambola bella. E una maschera brutta.
Intanto la radio trasmette una fiaba: “La Bella e la Bestia”. Così, ispirati dal racconto, Cri muove la bambola e Gio, invece di buttarla via, indossa la maschera e diventa Bestia. E comincia il gioco.
Bella viene rapita da Bestia perché ha strappato una rosa. Ma Bella con ingenuità e coraggio smonta la cattiveria di Bestia, un principe trasformato che aspetta qualcuno che si innamori di lui per rompere l’incantesimo.
Tra i due, guidati dal racconto della radio, nasce un amore di bambini. Finché a Bestia, un giorno, viene intimato di lasciare Bella.
Bella ritorna col padre, ma disobbedisce. Per tornare da Bestia e salvarlo dalla solitudine.
Insomma, pensateci prima di buttare via le cose. Anche se sembrano brutte, forse contengono un tesoro. E una storia è un tesoro.
PAURA!
di e con Cristina Casadei e Giuseppe Viroli
Tecnica utilizzata: attore, proiezioni, ombre
Durata: 1 ora circa
Età consigliata: dagli 8 ai 12 anni
E’ una delle parole più in uso: Paura.
“Ho paura che …”, “Niente paura”, “Mi fa un po’ paura …” Quante volte la nominiamo, in una giornata?
Cos’è la Paura?
Può essere piccola o grande. Puoi avere paura di ciò che non conosci, o di chi conosci molto bene. Paura del buio, del diverso, della folla o di se stessi. Paura di ingrassare, della scuola. Del terremoto o della guerra. Di chi ha una faccia diversa, o parla una lingua diversa. Del cane del vicino. Di un ragazzo o una ragazza che ti piace. Quante paure.
Ecco allora … Due Cacciatori di Paure. E’ un nuovo mestiere: scoprono le paure, le acchiappano e le chiudono ben sigillate in appositi contenitori, le Scatole della Paura.
Saranno loro a condurre lo spettacolo. E mentre cercheranno tra le paure del pubblico, racconteranno storie. O frammenti di storie. Storie classiche del brivido, o piccoli racconti di paura quotidiana. Ci saranno racconti, oggetti, immagini, ombre, musiche. Personaggi ed elementi da loro evocati, che verranno via via presi, "inscatolati" e imprigionati fino alla fine dello spettacolo.
Solo allora si saprà se le Paure rimarranno chiuse in scatola – e allora non ci daranno più fastidio -, oppure … Oppure se il pubblico vorrà liberarle. Farle girare ancora tra noi. Come qualcosa di cui, in fondo, non possiamo fare a meno.
Lo spettacolo si avvale sia di nostre invenzioni narrative, sia di spunti saccheggiati dalla produzione letteraria del brivido: fra tutti, i racconti dell’”Autobus del brivido” di Paul Van Looon, “I Lupi nei muri" e "Coraline" di Neil Gaiman.
E’ una delle parole più in uso: Paura.
“Ho paura che …”, “Niente paura”, “Mi fa un po’ paura …” Quante volte la nominiamo, in una giornata?
Cos’è la Paura?
Può essere piccola o grande. Puoi avere paura di ciò che non conosci, o di chi conosci molto bene. Paura del buio, del diverso, della folla o di se stessi. Paura di ingrassare, della scuola. Del terremoto o della guerra. Di chi ha una faccia diversa, o parla una lingua diversa. Del cane del vicino. Di un ragazzo o una ragazza che ti piace. Quante paure.
Ecco allora … Due Cacciatori di Paure. E’ un nuovo mestiere: scoprono le paure, le acchiappano e le chiudono ben sigillate in appositi contenitori, le Scatole della Paura.
Saranno loro a condurre lo spettacolo. E mentre cercheranno tra le paure del pubblico, racconteranno storie. O frammenti di storie. Storie classiche del brivido, o piccoli racconti di paura quotidiana. Ci saranno racconti, oggetti, immagini, ombre, musiche. Personaggi ed elementi da loro evocati, che verranno via via presi, "inscatolati" e imprigionati fino alla fine dello spettacolo.
Solo allora si saprà se le Paure rimarranno chiuse in scatola – e allora non ci daranno più fastidio -, oppure … Oppure se il pubblico vorrà liberarle. Farle girare ancora tra noi. Come qualcosa di cui, in fondo, non possiamo fare a meno.
Lo spettacolo si avvale sia di nostre invenzioni narrative, sia di spunti saccheggiati dalla produzione letteraria del brivido: fra tutti, i racconti dell’”Autobus del brivido” di Paul Van Looon, “I Lupi nei muri" e "Coraline" di Neil Gaiman.
CYRANO (anno di produzione 2005)
di Cristina Casadei e Giuseppe Viroli
liberamente ispirato a "Cyrano di Bergerac" di E. Rostand
Scenografia e maschere: Maurizio Bertoni, Valentina Giovanardi
Tecnica utilizzata: teatro d'attore
Durata: 1 ora circa
Età consigliata: dai 10 ai 14 anni
CYRANO (anno di produzione 2005)
di Cristina Casadei e Giuseppe Viroli
liberamente ispirato a "Cyrano di Bergerac" di E. Rostand
Scenografia e maschere: Maurizio Bertoni, Valentina Giovanardi
Tecnica utilizzata: teatro d'attore
Durata: 1 ora circa
Età consigliata: dai 10 ai 14 anni
Due attori chiacchieroni e un tecnico muto devono rappresentare la commovente, burlesca, poetica storia di Cyrano di Bergerac: spadaccino, poeta, inventore strambo, e soprattutto spirito libero. Ma l'attore non vuole fare la parte di Cyrano. Perché Cyrano era brutto, ossessionato dal suo naso. E innamorato senza speranza della bella Rossana (l'attrice), che a sua volta era innamorata del bel Cristiano (il tecnico), il quale non sapendo parlare non poteva farle la dichiarazione … Ne segue una girandola scalcagnata, in cui tra duelli improbabili e infortuni di scena, tra realtà e finzione, si parlerà di amore, coraggio, vigliaccheria, sacrificio.
Due attori chiacchieroni e un tecnico muto devono rappresentare la commovente, burlesca, poetica storia di Cyrano di Bergerac: spadaccino, poeta, inventore strambo, e soprattutto spirito libero. Ma l'attore non vuole fare la parte di Cyrano. Perché Cyrano era brutto, ossessionato dal suo naso. E innamorato senza speranza della bella Rossana (l'attrice), che a sua volta era innamorata del bel Cristiano (il tecnico), il quale non sapendo parlare non poteva farle la dichiarazione … Ne segue una girandola scalcagnata, in cui tra duelli improbabili e infortuni di scena, tra realtà e finzione, si parlerà di amore, coraggio, vigliaccheria, sacrificio.
MARZIANI (anno di produzione 2004)
di Cristina Casadei e Giuseppe Viroli
liberamente ispirato a "Cronache marziane" di Ray Bradbury
Oggetti e maschere: Cristina Casadei, Valentina Giovanardi
Tecnica utilizzata: teatro d'attore
Durata: 1 ora circa
Età consigliata: dai 10 ai 14 anni
MARZIANI (anno di produzione 2004)
di Cristina Casadei e Giuseppe Viroli
liberamente ispirato a "Cronache marziane" di Ray Bradbury
Oggetti e maschere: Cristina Casadei, Valentina Giovanardi
Tecnica utilizzata: teatro d'attore
Durata: 1 ora circa
Età consigliata: dai 10 ai 14 anni
Capodanno 2044. A Nestore e Agenore Piangipane, padre e figlio mendicanti in una metropoli, si offre una grande opportunità: fare da cavie per la prima spedizione umana su Marte, in cambio di un lauto compenso. In realtà, la spedizione è un piano diabolico del generale Jago, Comandante Supremo: vuole esiliare tutti i poveri sul Pianeta Rosso, per "depurare" la Terra. E infatti, una volta lassù, i nostri eroi vengono abbandonati. Ma un po' alla volta scoprono che Marte, in apparenza deserto, è pieno di vita. Una vita fatta di storie passate, che covano nel sottosuolo del pianeta, e di personaggi che escono da strani fiori …
L'UOMO NERO (anno di produzione 2004)
di Cristina Casadei, Giuseppe Viroli, Elena Baredi
Tecnica utilizzata: pupazzi, attori
Durata: 50 min circa
Età consigliata: dai 4 agli 8 anni
L'UOMO NERO (anno di produzione 2004)
di Cristina Casadei, Giuseppe Viroli, Elena Baredi
Tecnica utilizzata: pupazzi, attori
Durata: 50 min circa
Età consigliata: dai 4 agli 8 anni
E' venuto da … Una culla, forse, dove un bebè piange e la mamma gli canta la ninna nanna dove viene "l'Uomo Nero, che ti tiene un anno intero …" Un anno? Ma chi è questo mostro con cui ti toccherà passare un anno? L'Uomo Nero vive in un mondo nero. Non sembra cattivo. Anzi, è spaventato. Gli hanno ordinato di uscire dalla sua casa nera. Attraversare il mondo dei colori, arrivare nella Città dei Colori e prendere quel bambino. Ma il mondo dei colori gli fa paura, e la strada è piena di insidie … Riuscirà a raggiungere il bambino? E cosa farà veramente, quando arriverà?
ARGO (anno di produzione 2003)
di Cristina Casadei, Giuseppe Viroli, Elena Baredi
Liberamente ispirato all'Odissea e a "La storia di Ulisse e Argo" di Mino Milani
Tecnica utilizzata: teatro d'attore
Durata: 1 ora circa
Età consigliata: dagli 8 ai 12 anni
ARGO (anno di produzione 2003)
di Cristina Casadei, Giuseppe Viroli, Elena Baredi
Liberamente ispirato all'Odissea e a "La storia di Ulisse e Argo" di Mino Milani
Tecnica utilizzata: teatro d'attore
Durata: 1 ora circa
Età consigliata: dagli 8 ai 12 anni
Un terrazzo sul mare. Una signora, con accanto un vecchio cane, incontra Omero Pindarì, sedicente contastorie che si offre di intrattenerla con un'appassionante vicenda. E' la storia del giovane re Ulisse, che ha paura dei cani ma un giorno si ritrova padrone di Argo, cucciolo randagio. Nasce un'amicizia e una solidarietà tra l'uomo e il cane, interrotta dalla partenza di Ulisse per la guerra. Finita la guerra Ulisse non torna. Argo lo aspetta invano sulla punta della sua isola, e intanto sogna quello che può essergli accaduto … Mentre Omero Pindarì racconta, la signora inventa la storia insieme a lui. Ma chi è veramente quella signora? E il contastorie?
Un terrazzo sul mare. Una signora, con accanto un vecchio cane, incontra Omero Pindarì, sedicente contastorie che si offre di intrattenerla con un'appassionante vicenda. E' la storia del giovane re Ulisse, che ha paura dei cani ma un giorno si ritrova padrone di Argo, cucciolo randagio. Nasce un'amicizia e una solidarietà tra l'uomo e il cane, interrotta dalla partenza di Ulisse per la guerra. Finita la guerra Ulisse non torna. Argo lo aspetta invano sulla punta della sua isola, e intanto sogna quello che può essergli accaduto … Mentre Omero Pindarì racconta, la signora inventa la storia insieme a lui. Ma chi è veramente quella signora? E il contastorie?
IL NONNO (anno di produzione 2000)
di e con Giuseppe Viroli - regia di Cristina Casadei
Tratto da "Mattia e il Nonno" di Roberto Piumini
Tecnica utilizzata: attore, pupazzi
Durata: 1 ora circa
Età consigliata: dai 5 ai 10 anni
Il piccolo Mattia guarda il nonno, sdraiato sul letto. Gli hanno detto che il nonno sta morendo. Ma il nonno si tira su dal letto e dice: Mattia, andiamo a fare un bel giro. Comincia così un viaggio, avventuroso e buffo, in cui quel nonno un po' matto racconta al nipotino tante storie, e gli fa vedere il mondo dietro una lente magica. Fare amicizia con un cavallo, vedere le mute degli insetti, scoprire la città dei nonni, e ancora altre avventure e strani incontri … Durante il viaggio, però, Mattia si accorge che il nonno diventa sempre più piccolo .... Fino alla scoperta finale: chi ti è caro non muore, se rimane “dentro di te”.
Il piccolo Mattia guarda il nonno, sdraiato sul letto. Gli hanno detto che il nonno sta morendo. Ma il nonno si tira su dal letto e dice: Mattia, andiamo a fare un bel giro. Comincia così un viaggio, avventuroso e buffo, in cui quel nonno un po' matto racconta al nipotino tante storie, e gli fa vedere il mondo dietro una lente magica. Fare amicizia con un cavallo, vedere le mute degli insetti, scoprire la città dei nonni, e ancora altre avventure e strani incontri … Durante il viaggio, però, Mattia si accorge che il nonno diventa sempre più piccolo .... Fino alla scoperta finale: chi ti è caro non muore, se rimane “dentro di te”.
TEMPESTA - UNA FAVOLA (anno di produzione 1998)
di e con Giuseppe Viroli
regia di Elisabetta Turroni e Cristina Casadei
Tratto da "La Tempesta" di W. Shakespeare
Tecnica utilizzata: teatro d'attore
Durata: 55 min circa
Età consigliata: dai 10 anni
Un narratore-barbone si serve delle cianfrusaglie di un'immondezzaio per raccontare la favola di Prospero, duca di Milano e studioso di magia, che vive con la figlia Miranda e che un giorno viene mandato in esilio dal fratello sciocco e invidioso. Una zattera porta Prospero e Miranda su un’isola fatata, dove incontrano lo spiritello Ariele e il mostro Calibano e dove Prospero può esercitare liberamente le sue arti magiche. Finché un giorno, dodici anni dopo, una nave passa davanti all'isola … Una storia dal tono tragicomico in cui amore e odio, bontà e malvagità, realtà e illusione si intrecciano e convivono, come tante volte dentro di noi.