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TIRANNIDE

di Giuseppe Viroli

(Centoparole Ed., 2019)

“Tirannide” è un divertimento su un’ipotesi di Storia umana andata diversamente. Ucronia, forse, senza esserlo veramente … Finto romanzo storico, o fiaba cattiva, o fumettone storico filosofico.
Il narratore, nel prologo, sostiene che la Storia prende vita, come tale, nel momento in cui viene raccontata, con verità (ma la verità è sempre frutto della percezione di qualcuno), invenzioni, bugie.
Vengono raccontati episodi risalenti al 1519 e 1520.
La storia del feroce Mansek Secondo, bellissimo e crudele Re della Siria che voleva sbarazzarsi dell’Umanità, e del suo fratellastro Demodoco, sgorbio umano inventore di patiboli. In parallelo, il viaggio allucinante del teologo Karl Von Spengler dalla Germania verso il Mar Morto, seguendo un’apparizione in sogno e perdendo l’intera famiglia. Le lotte di Potere nel Palazzo di Damasco. Le strane forze presenti nel sottosuolo, i suoi misteriosi abitanti che rivelano all’Umanità una dimensione rovesciata. Il grande processo a tutti i Re del Mondo Conosciuto. L’utopia di un Mondo Diverso, senza sovrani e senza l’idea stessa di possesso, un’Era dei Lumi portata all’estremo e nata due secoli prima.

 

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