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UN CANTO DI NATALE 
reading da Charles Dickens

di e con Giuseppe Viroli

La notte di Natale di un vecchio spilorcio. Uno spettro in visita.

La Festa, il conflitto sociale, i sensi di colpa.

I tre fantasmi guida. Passato, presente e futuro.

Le strade cittadine. Miseria e consolazione. Il ricco tormentato e la serenità del povero.

Odori, rumori, vicoli, villaggi, interni di case, oche arrosto e pudding, drogherie, vecchi portoni, soffitte e salotti, brughiere e scogliere. Benefattori e ricettatori, bambini laceri e uomini d’affari.

Parole e suoni in penombra, a evocare le atmosfere di un racconto immortale.

IL RACCONTO DI NATALE DI AUGGIE WREN 

e altri casi della vita

reading da Paul Auster

con Giuseppe Viroli

regia di Cristina Casadei

Immaginiamo la faccia di Auster, ideatore di trame che prendono spesso vita da bizzarre casualità, quando si sente richiedere un racconto sul Natale. Racconto buono? Non è nel suo stile. A meno che qualcuno, magari il suo tabaccaio, insospettato artista, uno che fissa, anzi no, lavora sul Tempo fotografando da anni lo stesso angolo di strada alla stessa ora del mattino, a meno che il tabaccaio Auggie Wren non abbia una storia vera da raccontargli in cambio di un pranzo. Immaginiamo allora una tavola calda di New York che diventa luogo dove galleggiano le trame. I casi della vita. Le coincidenze. Le strane mappe dei nostri destini

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